Sono tempi complessi e contradditori per il settore industriale. Per Industria 4.0 il 2019 è stato un anno da ricordare. Secondo i dati dell’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano, dei quasi 4 miliardi di euro spesi nel nostro Paese nel corso del 2019 (+28% rispetto al 2018), il 60% è stato dedicato a progetti di connettività e acquisizione dati.
Dati complementari forniti da EY Digital Manufacturing Maturity Index, sempre relativi al 2019, indicano che metà delle imprese italiane ha posto ormai basi stabili per la digitalizzazione dei processi, seppure il 37% si trova in una fase iniziale di questo percorso.
Purtroppo non va trascurato il portato dell’effetto Covid-19. Nel 2020 il 26,5% delle aziende rinvierà gli almeno metà degli investimenti pianificati. Ciò premesso la trasformazione digitale è un treno che potrà rallentare ma certo non fermerà la sua corsa. Ecco perché vale la pena puntare le antenne su alcune innovazioni da cui ci si attendono le principali spinte per un profondo rinnovamento nell’automazione e dunque per la ripartenza industriale.
La convergenza IT / OT
Nel nuovo contesto organizzativo supportato dalle iniziative Industria 4.0, la fabbrica è diventato un luogo di complessità e concentrazione tecnologica, nel quale assistiamo alla cosiddetta convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology). In sostanza le aziende hanno compreso che per ottimizzare i processi critici, i due mondi devono dialogare stabilmente tra loro e con l’esterno.
Edge Computing
L’Edge Computing rappresenta un’evoluzione del Cloud a supporto dell’Internet of Things. Questa tecnologia fornisce un “ponte” fra i dati dei dispositivi IoT che devono essere condivisi sulla nuvola, e quelli che richiedono un’elaborazione decentralizzata ai confini della rete aziendale, “in Edge” appunto, per stabilizzare il flusso dei dati e ridurre i tempi di latenza.
5G
Covid-19 permettendo, le previsioni stimano che la standardizzazione delle reti 5G compierà un grosso passo in avanti entro il 2020. Le tecnologie 5G sono candidati ideali a sostenere la trasformazione digitale, in quanto promettono di abilitare le funzionalità necessarie all’IoT e nuovi servizi essenziali per l’industria digitalizzata: la disponibilità di banda ultra larga, l’efficienza energetica, la bassa latenza. La nuova generazione di connessioni mobili promette velocità fino a 100 volte superiori a quelle 4G. Prestazioni da capogiro.
Armando Martin