Il 20 giugno 2024, il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato la prima legge completa riguardante lo spazio e l’economia spaziale. Questa legge, composta da 31 articoli, pone l’Italia tra i primi Paesi europei a dotarsi di una legislazione completa per regolamentare tutte le attività spaziali. Vediamo i punti chiave:
• Regolamentazione dell’accesso allo spazio: la legge richiede un’autorizzazione per le attività spaziali condotte dal territorio italiano o per operatori italiani all’estero. Le attività autorizzate da altri Stati possono essere esenti se riconosciute in base ai trattati internazionali. L’autorizzazione è subordinata al possesso di requisiti oggettivi di idoneità tecnica e soggettivi di condotta e capacità finanziaria.
• Ruolo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): l’ASI sarà responsabile della vigilanza sugli operatori spaziali e potrà revocare autorizzazioni in caso di non conformità.
Questa legge è un passo importante per il settore spaziale italiano, favorendo l’ingresso dei privati nel settore e fornendo misure economiche di sostegno. L’Italia, inoltre, è responsabile per gli oggetti spaziali lanciati da aziende con sede nel Paese, anche se portati nello spazio con razzi e da spazioporti di altri Stati.
Questa normativa chiarisce l’approccio e l’investimento nel settore spaziale italiano, aprendo nuove opportunità per la space economy. Gli obiettivi della legge italiana sullo spazio sono molteplici e mirano a regolamentare e promuovere le attività spaziali nel Paese. Ecco alcuni dei principali obiettivi:
• Regolamentazione: la legge stabilisce norme chiare per l’accesso allo spazio, le attività spaziali e la responsabilità degli operatori. Questo crea un quadro giuridico per garantire la sicurezza e la conformità delle operazioni spaziali.
• Promozione della space economy: la legge incoraggia lo sviluppo di un settore spaziale competitivo in Italia. Favorisce l’ingresso di aziende private e promuove investimenti, ricerca e innovazione nel campo spaziale.
• Supporto alle imprese: la normativa offre incentivi fiscali e finanziari alle aziende coinvolte nello spazio. Ciò include agevolazioni per le startup, agevolazioni fiscali per gli investimenti e sostegno alla ricerca e sviluppo.
• Responsabilità internazionale: L’Italia si impegna a rispettare gli obblighi internazionali in materia di spazio, compresi i trattati e le convenzioni. La legge assicura che le attività spaziali italiane siano conformi agli standard globali.
In sintesi, la legge mira a creare un ambiente favorevole per lo sviluppo del settore spaziale italiano, garantendo al contempo la sicurezza e la responsabilità. L’Italia è attiva in diverse attività spaziali che generano opportunità economiche e coinvolgono un’ampia gamma di competenze. Tra queste:
• Agenzia Spaziale Italiana (ASI) fondata nel 1988, l’ASI è l’ente governativo responsabile di finanziare, regolamentare e coordinare le attività di esplorazione spaziale in Italia. Collabora con entità nazionali e internazionali attive nella ricerca e tecnologia aerospaziale. L’ASI gestisce anche il Centro per la Geodesia Spaziale a Matera e il proprio spazioporto, il Broglio Space Centre, in Kenya.
• Diplomazia spaziale: l’Italia partecipa alla “diplomazia spaziale”, promuovendo la cooperazione scientifica con attori globali. Nel 2020, l’Italia è stata uno dei primi Paesi a unirsi al programma Artemis della NASA, che mira a completare un nuovo allunaggio con equipaggio entro il 20252.
• Industria spaziale: l’Italia dispone di una catena di fornitura completa e di competenze specializzate nel settore spaziale. Le attività spaziali italiane generano 13 miliardi di euro di ricavi e impiegano oltre 64.000 persone.