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L’Innovazione è uno Sport per tutti

da | 29 Giu, 24 | Uncategorized

Nei contesti di metamorfosi ed innovazione ci sono molte analogie con il mondo dello sport ed è proprio nei progetti di cambiamento dove troviamo i Change Maker che con il lavoro di squadra, mettendo insieme le diverse competenze, raggiungono il risultato finale. Lo sport è spesso di ispirazione per le strategie di gestione e uno degli esempi più conosciuti è l’appellativo di “scrum” (la “mischia” fase di gioco del rugby), che identifica un framework agile ed iterativo per la gestione del ciclo di sviluppo di software. Il rugby è uno degli sport di squadra per eccellenza e la regola di base è avanzare passando la palla indietro con lo scopo di portarla oltre la linea meta. Nei contesti organizzativi agendo da soli spesso si “va sbattere” o si “viene bloccati”, ma se abbiamo un compagno che ci da un supporto diventa più facile ottenere risultati.

Passiamo ai ruoli dei giocatori ed iniziamo con le prime linee (numeri dal 1 al 3) che sorreggono la mischia, assorbono l’impatto iniziale, contrastando chi spinge in direzione opposta. In azienda hanno caratteristiche di solidità, sono fermi e sono i primi ad essere contro quelli che dicono “abbiamo sempre fatto così!”. Subito dietro si trovano le seconde e terze linee (numeri dal 4 al 8). I giocatori di seconda linea possiamo vederli come dei “motori” perché li troviamo un po’ ovunque: spingono insieme alle prime linee, portano avanti palloni, placcano, sono placcati e sono sempre di aiuto agli altri. Anche in azienda, possiamo incontrare risorse che sanno essere sempre pronte a dare supporto con competenze e caratteristiche che li rendono dei punti di riferimento tra le diverse unità funzionali. Le terze linee si vedono poco ma sono quelle che fanno il “lavoro sporco”, attenti alla posizione e seguono pedissequamente il compito che gli viene assegnato. Nelle organizzazioni li possiamo descrivere come quelli che seguono le procedure ma non hanno paura di sbagliare e, se capita, sono pronti a rimediare e correggersi.

Arriviamo alla mediana dove ci sono i giocatori che, con la loro velocità di pensiero ed esecuzione, smistano il gioco e sono dei collanti fra gli avanti e i trequarti. Nei processi di innovazione li possiamo vedere come quelli che fanno girare le informazioni, analizzano i dati, si prendono responsabilità delle loro scelte. Dietro alla mediana ci sono le ali ed i centri. Le ali sono i più rapidi e quando ricevono la palla devono correre veloci verso la meta. In un progetto o in uno specifico processo sono chiamati in causa quando i tempi sono maturi ed è ora di raggiungere velocemente l’obiettivo. I centri sanno fare di tutto, sono simili alle seconde e terze linee, pensano come i mediani, corrono come ali e, nel nostro contesto, sono degli ottimi problem solver e possiamo pensare di vederli tra le diverse unità funzionali cross-contaminando le attività.

Questo è solo un breve esempio di come la consulenza aziendale, soprattutto nei contesti di innovazione e change management stia attingendo dal mondo dello sport. Ne è la prova che diversi ex sportivi professionisti entrano nelle aziende per formare e trasferire la loro esperienza agli stakeholder. Raccontano di resilienza, resistenza, orientamento all’obiettivo e sono da stimolo al perseverare nonostante le difficoltà che si possono incontrare. Concludo con ironia: se mai vi capiterà di andare in qualche stadio di rugby state attenti a dove vi sedete: rischierete di trovare “la signora Maria” che, dedicandosi all’uncinetto ed impersonando il “collega che dispensa consigli”, ogni tanto urlerà FUORIGIOCO, STORTA, AVANTI, … …e come nella vita reale, anche in azienda troverete sempre una “signora Maria”.

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