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La Necessità di creare Cluster e Aggregazioni interaziendali

da | 29 Mag, 25 | Profilo d'Azienda |

Il mondo dell’impresa è sempre più sfidante, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI) che, pur rappresentando il cuore pulsante dell’economia, faticano a mantenere una posizione competitiva sui mercati internazionali. In Italia, dove il 95% del tessuto imprenditoriale è costituito da microimprese (con meno di 10 dipendenti), la capacità di innovare e adattarsi rapidamente alle nuove sfide globali è spesso ostacolata dalla mancanza di risorse, dall’isolamento competitivo e da un modello di business che rimane legato a dinamiche tradizionali. Una delle risposte più promettenti a queste difficoltà è la creazione di cluster aziendali e aggregazioni interaziendali, che permettano alle PMI di unirsi, scambiarsi competenze, risorse e capacità, così da competere con maggiore forza a livello globale.

I Cluster Aziendali
Un cluster è un gruppo di aziende che operano in un settore simile o complementare, localizzate nello stesso territorio o in aree geografiche vicine, e che interagiscono in modo continuativo per favorire l’innovazione, migliorare l’efficienza produttiva e rispondere alle sfide del mercato. Il modello dei cluster non è nuovo: già negli anni ‘80, si teorizzava come i distretti industriali — che sono una forma particolare di cluster — potessero costituire un valido modello per le PMI. Secondo il noto Economista Becattini, l’innovazione non è solo il frutto del singolo sforzo aziendale, ma scaturisce dalla cooperazione e dal continuo scambio di conoscenze e competenze tra le imprese che fanno parte di un determinato territorio.

I vantaggi della cooperazione
Le PMI italiane hanno caratteristiche uniche, ma spesso anche limiti strutturali. Le piccole dimensioni impediscono loro di affrontare sfide globali da sole, soprattutto in un contesto dove l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’accesso ai mercati internazionali sono fattori chiave per la crescita. Ecco perché la creazione di cluster e aggregazioni interaziendali può offrire enormi vantaggi:
1. Accesso a Risorse e Tecnologie Avanzate: Le piccole imprese, singolarmente, difficilmente riescono ad investire in ricerca e sviluppo o ad accedere alle tecnologie più avanzate. I cluster, invece, consentono di condividere risorse (come laboratori di  ricerca, tecnologie, personale altamente qualificato), abbattendo i costi e favorendo l’innovazione collettiva.
2. Maggiore Competitività sui Mercati Globali: Unendo le forze, le PMI possono competere con le grandi multinazionali, approfittando della forza di un “ecosistema imprenditoriale” che le rende più resilienti e in grado di affrontare sfide globali. La cooperazione permette di accedere a mercati esteri più facilmente e di ottimizzare i costi logistici e produttivi.
3. Miglioramento dell’Efficienza e della Produttività: Le imprese che fanno parte di un cluster possono migliorare l’efficienza produttiva grazie alla specializzazione e alla divisione del lavoro, riducendo i tempi e i costi. La condivisione di informazioni e know-how consente inoltre di adottare best practices che possono tradursi in un vantaggio competitivo duraturo.
4. Creazione di un Ambiente Favorable all’Innovazione: I cluster favoriscono una cultura dell’innovazione attraverso la collaborazione. In un contesto di interazione continua tra le imprese, emergono nuove idee, nuovi prodotti e soluzioni più competitive. In particolare, in settori come quello della tecnologia, manifattura avanzata, moda e design, l’innovazione è cruciale per rimanere competitivi.

Il contesto italiano
Secondo i dati di ISTAT, circa il 95% delle imprese italiane ha meno di 10 dipendenti. Si tratta di microimprese che, pur costituendo l’ossatura economica del paese, sono vulnerabili alla concorrenza globale e fanno fatica ad affrontare i cambiamenti rapidi del mercato. Allo stesso tempo, le piccole e medie imprese rappresentano il 70% dell’occupazione e circa il 60% del PIL nazionale. La loro centralità nell’economia del nostro paese è quindi indiscutibile, ma è necessario un cambio di paradigma per permettere loro di affrontare le sfide future con maggiore efficienza e competitività. Uno studio di Cerved Group ha rilevato che solo il 24% delle PMI italiane ha un forte interesse per l’internazionalizzazione, e solo il 15% ha intrapreso processi di digitalizzazione. In questo scenario, la creazione di cluster può rappresentare una strategia vincente per rafforzare la posizione delle PMI sui mercati internazionali. Con la giusta spinta da parte delle istituzioni e degli attori economici locali, le PMI italiane possono sviluppare nuovi modelli di business e accedere a mercati globali in modo più strutturato e competitivo.

Fedele Maniglio – M.ake Global | Maniglio & Partners

Il ruolo delle istituzioni
Se il modello dei cluster è di fondamentale importanza per le PMI, il ruolo delle istituzioni è altrettanto cruciale. Il governo, le regioni e le camere di commercio possono giocare un ruolo da facilitatori, supportando le PMI nella creazione di reti di collaborazione attraverso incentivi fiscali, finanziamenti mirati, e politiche di coesione territoriale. Un altro strumento utile sono i contratti di rete che permettono alle PMI di aggregarsi per fare innovazione, ma anche di condividere competenze e risorse.

Conclusioni
In un mondo economico in rapida evoluzione, le aggregazioni interaziendali e i cluster sono essenziali per permettere alle piccole imprese di crescere, innovare e competere a livello internazionale. In Italia, dove le PMI costituiscono l’ossatura economica, il supporto istituzionale e la creazione di ambienti favorevoli alla collaborazione possono trasformare le sfide in opportunità, consentendo alle imprese di sfruttare appieno le risorse del territorio e affrontare insieme le sfide globali. La strada per un’innovazione strutturata e per una maggiore competitività sui mercati internazionali passa attraverso la cooperazione e l’aggregazione. Le PMI devono unirsi per affrontare il futuro con forza e determinazione. E questo, oggi, è più che mai possibile.

www.makeglobal.it

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